San Gregorio Taumaturgo – La reliquia conservata nella Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme

ANTEPRIMA ASSOLUTA MONDIALE

San Gregorio Taumaturgo
Icona a tempera, Costantinopoli, XII secolo
Ermitage di San Pietroburgo
San Gregorio Taumaturgo è un Padre della Chiesa del III secolo. La sua opera più importante, quella storicamente riconosciuta, fu l’evangelizzazione del Ponto, una regione situata nella zona nordorientale dell'Asia Minore, dove il Santo fu vescovo della città di Neocesarea, l’attuale Niksar. Il Ponto comprendeva anche una parte della Cappadocia, la cosiddetta Cappadocia Pontica.
Il culto del Santo si affermò inizialmente in queste regioni. Subito dopo la sua morte, avvenuta intorno al 270, una serie di racconti, talvolta di carattere leggendario, tenne vivo il ricordo del Santo nella tradizione orale delle campagne. Era il nucleo originario di una narrazione agiografica che esaltava l’opera evangelizzatrice di Gregorio e ne tramandava una serie di miracoli portentosi che gli valsero il titolo di Taumaturgo. I tre grandi Padri Cappadoci, Gregorio di Nissa, Basilio e Gregorio Nazianzeno, che riconoscevano nel vescovo di Neocesarea il fondatore della Chiesa nella loro terra, ripresero questa tradizione agiografica, la fissarono nei loro scritti, e le conferirono credibilità e autorevolezza, contribuendo così a diffondere la conoscenza del Santo e il suo culto in tutta l’Asia minore. 
Grazie all’influenza dei Padri Cappadoci il culto di San Gregorio Taumaturgo si affermò anche nella capitale bizantina, a Costantinopoli, dove fra il VI e il XII secolo sarà uno dei Santi più conosciuti a venerati. Risalgono a questo periodo alcune preziose testimonianze iconografiche, ora presenti nei maggiori musei del mondo, che attestano la grande importanza del culto di Gregorio di Neocesarea nella capitale dell’impero bizantino. 
Da Costantinopoli il culto del Santo di diffuse nelle Chiese d’Oriente e d’Occidente, raggiungendo anche Stalettì, in Calabria, dove si custodiscono gran parte delle reliquie del Taumaturgo, qui giunte presumibilmente attorno all'VIII secolo.
La reliquia che presento qui, in anteprima assoluta mondiale, è custodita nella Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Si tratta della mano destra del Santo, o parte di essa. L’immagine fa parte di un reportage fotografico inedito, che spero di poter presentare presto a Stalettì, nella chiesa di fondazione bizantina dedicata a San Gregorio Taumaturgo.

Reliquia della mano destra, o parte di essa, di San Gregorio Taumaturgo
Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme
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