San Gregorio Taumaturgo - L'icona dell'Ermitage di San Pietroburgo

Domenico Condito

La storia del culto e dell'iconografia di San Gregorio Taumaturgo (213-270), tra Oriente e Occidente, rappresenta una delle mie principali aree d'interesse storico e di ricerca.
Qui vi presento la più conosciuta fra le icone che raffigurano il Santo. L'icona è conservata all’Ermitage di San Pietroburgo, ed è considerata uno degli esempi più rilevanti dell’iconografia bizantina della seconda metà del XII secolo. Lo stesso Catalogo ufficiale del museo presenta l’icona come “uno dei maggiori esempi di pittura bizantina presenti nella collezione dell’Ermitage”. 

Si tratta di una tempera su tavola, 81x53 cm, realizzata probabilmente a Costantinopoli nella seconda metà del XII secolo, e riveste per la sua epoca la stessa importanza della Vergine di Vladimir nella prima metà del secolo XIII. L’aristocraticità e la finezza della fisionomia riflettono lo stile dell’epoca. L’icona è impreziosita dall’impiego della tecnica del plav’, che conferisce al volto una particolare luminosità attraverso lievissime velature di ocra. Le delicate tonalità di bianco e ocra delle vesti, abbinate al giallo oro dello sfondo, creano inoltre una gamma di colori molto raffinata. San Gregorio Taumaturgo, definito nel Catalogo dell’Ermitage “uno dei santi maggiormente venerati”, viene raffigurato frontalmente, in uno stato di pace assoluta, mentre il suo volto austero esprime benevolenza e saggezza. “Sebbene siamo ormai in quella che gli studiosi definiscono epoca tardo-comnena, l’icona di San Gregorio è dipinta nella più pura tradizione classica. La fisionomia è molto individuale, concretamente caratterizzata, con sfumature emotive e psicologiche finissime, e orientata a una espressività tutta interiore: assistiamo a un processo di spiritualizzazione della forma, e nel contempo di umanizzazione del canone figurativo dell’icona. In un periodo in cui ormai domina un orientamento caratterizzato da un dinamismo un po’ manierato, impulsivo, inquieto, questa icona sorprende per la sua raffinatezza e armonia classica; le pieghe sono quasi cesellate, modellate e rese in modo cristallino” (Ol’ga Popola, Engelina Smirnova, Paola Cortesi, "Icone", Milano 1995, p. 46). 

L’icona di San Gregorio Taumaturgo è stata collocata all’Ermitage nel 1935, proveniente dal Museo di Stato Russo. Una riproduzione del volto dell’icona si trova nella chiesa di San Gregorio Taumaturgo a Mosca, il principale luogo di culto del Santo nel mondo ortodosso.

San Gregorio Taumaturgo è il Patrono di Stalettì, in Calabria, che ne custodisce le reliquie nell'antico monastero di fondazione bizantina. Da qui il culto del Santo si è diffuso in Italia, Europa e America Latina all'epoca della Controriforma cattolica.


Image: Icon of St Gregory Thaumaturgus 
Byzantium, 12th century, tempera on panel (81x53 cm). 
Hermitage Museum - Official site: "St Gregory Thaumaturgus (the Wonderworker) is one of the most revered saints, a Father of the Church who lived in the 3rd century. His name day is celebrated on 17th November. This icon is one of the most important examples of Byzantine painting in the Hermitage collection. It was probably painted in Constantinople, sometime around the 12th century. Gregory is shown frontally, in a state of utter peace, his severe face filled with goodness and wisdom. White and fine ochre tones in the clothes and the gold of the ground combine to create a noble colour range".

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